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27 ottobre 2006

La Nuova Rossa-Baita 3-0

In casa leoni, fuori casa....
I PulliaBoys si confermano belli tra le mura domestiche. Smaltito l’affanno iniziale, trovato coraggio e con un po’ di fortuna la Rossa inizia a picchiare, e del Baita alla fine rimangono solo i cocci.

Partita dai due volti in un PalaPelizza insolitamente gremito di pubblico e di atleti (12 a referto! grazie alla ricomparsa di Iron Finger e al debutto di Alexx).
Gli avversari si presentano con forte ritardo – oltre il tempo regolare d’attesa – e con formazione completamente rimaneggiata rispetto al campionato precedente che li aveva visti a ridosso delle prime e poi terzi al primaverile a parimerito proprio con noi.
L’Enrico fa il signore qual è e firma l’autorizzazione alla disputa della gara.
Precedenti recenti: doppio 3-0 per i monzesi nell’ultimo invernale.
C’è voglia di riscatto, anche alla luce della figuraccia di venerdì scorso a Limito.

1° set.
Avvio stentato. Forse l’attesa ha fatto perdere in concentrazione: 4-0 Baita. C’è da rincorrere.
Tommaso e Mauri2 sono in difficoltà. Il boss del Gargano è spento; il calabrese incoccia in un paio di muri, prende paura e non graffia più.
Per fortuna Findus è ancora in buona, e assieme alla Pink – che fa il maschiaccio in attacco – ci mette una pezza. 10-8 loro.
Amnesia ed è 14-9 Baita.
“Inutili, ci son superiori” sbotta il SuperMuppets. Un brivido ci percorre, pensando alla vittoria a tavolino a cui abbiamo appena rinunciato...
Colpo di coda e raddrizziamo la baracca. Ste va in battuta e torniamo 14-14.
Da lì in poi siamo noi a mettere il muso avanti: 16-15; 17-16.
La Yepi al servizio si trasforma in Wonder e gli piazza 4 polpette avvelenate: 21-17 e time out ospiti. Si rifanno sotto: 23-21, ma riusciamo a chiudere di misura (25-23).
Giudizio a caldo: è andata bene, ma non è stato un gran set.
L’arbitro (l’amico Gilberto) ribadisce il pensiero di incertezza espresso durante i 6 minuti “qui ci scappano 5 set”...

Nel 2° dentro la Tina (di cui segnaliamo il pregevole tentativo di "ringiovanimento", almeno nel look, attraverso la piega cotonata sfoggiata a inizio serata), Baglioni per il Bronzo e Cavallo Pazzo-Franchino per il Capitano.
Avvio alla pari fino all’8-8.
Poi prendiamo il ritmo: la Coach smista decisa. Tommy si ripiglia. Robertino fa valere altezza, convinzione e doti da portiere: in ricezione le piglia tutte in palleggio, anche a 2 metri d’altezza... sembra Dida!
Franco sfoggia un “Fattore C” che alla fine persino Gilberto gli dirà se è stato a Lourdes...
La Taina, pur ancora lontana dai giorni migliori, a parte una palla guardata mestamente cadere dietro di lei pare in via di guarigione.
La Wonder – il cui tabellino solo 6 giorni fa segnava impietoso 4 attacchi in tutto il match, di cui 3 a rete e 1 fuori – si esalta: recuperi mai visti, attacchi precisi, battute come sa fare. Strappa persino un crescendo di giudizi dal Pelizza: “Brava Silvia. Finora un 7+”... “Ma anche un 7 ½”... “Quasi 8 stasera”, e riesce a chiudere il match senza nemmeno un benevolo insulto dal Tavolo.... (robe mai viste!).
Infliggiamo un break decisivo (24-15) e terminiamo in scioltezza 25-17.

Nel frattempo sui gradoni è arrivata la Debbora (alla buon’ora!), che si accomoda tra i supporters guidati dal Nello, dal Grissinaro e da Lady Findus.
3° frazione. Il Baita, che già in precedenza aveva dato segni di essere alla frutta, crolla miseramente, anche perché Mauri2, andato in battuta sul 4-2 gli piazza 7 dicesi 7 papagne al salto che di fatto ammazzano il set: sull’11-2 tutto diventa più facile.
Riesce ogni cosa e manteniamo un divario incolmabile (e inimmaginabile a inizio gara).
Sul 19-9 rientra Franchino, che ha il tempo ancora, con due passi di danza, di aggiungere un suo tocco di volley-fantasia a coronamento del successo finale.
Che arriva puntuale, con un perentorio 25-11. Nuova Rossa 75-Baita 51 punti.

A commento generale ben poco da dire.
6 punti in 4 gare, raccolti tutti in casa nostra con avversarie che ci hanno sempre fatto soffrire.
Tolta la sberla iniziale (ma avremo modo di capire quanto l’Aurora valga veramente o se sia stata una nostra serata di follia) non possiamo lamentarci.
Siamo a ritmo salvezza, ma è ancora presto per dare un giudizio su ambizioni o ansie che ci accompagneranno nei prossimi mesi.

Sulla partita col Baita restano le ombre di un avvio troppo incerto. C’è da capire se saremmo stati in grado di invertire ugualmente la rotta se loro fossero riusciti a mantenere il ritmo e la concentrazione iniziale.
D’altro canto non è nemmeno vero quel che dice scherzosamente Gilberto “Ve lo dico io come avete vinto: col culo che vi trovate....”. Si è visto buon gioco, anche se a tratti e facilitato dallo sbando altrui.

Meglio non lamentarsi troppo. Continuiamo a lavorare e migliorare: dopo il Precotto – che comunque può costituire una buona occasione per fare una onesta figura contro i campioni nazionali – arrivano il Kennedy in casa e una serie di partite decisive, sia per tornare a piangere che, magari (perché no) per cominciare una volta tanto a sognare...

1 commento:

Tommy ha detto...

Il cu*o se ci accompagna è sempre buona cosa, ma no mi si venga a dire che ieri sera si sia trattato solo di quello ... come asserisce il nostro "amico !?!?" Gilberto ...
Convinzione, ci vuole convinzione ... e concetrazione quanto basta. Son queste le cose che a parità di condizioni e di squadra, punto dopo punto, permettono ad una squadra di prevalere sull'altra ...
Sognare non è proibito, è proibito invece infilare la testa sotto terra e prendersi botte in maniera ingiustificata come contro l'Aurora ... saranno debitamente puniti al ritorno, così come furono puniti l'anno scorso quelli del Quando Volley ... O almeno spero !!!
Bravi tutti ...