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18 dicembre 2006

La Nuova Rossa - Verderese 3-0

Superba Rossa
Il Pelizza Team cambia volto in due giorni e con grinta e concentrazione inusuali infligge ai coriacei lecchesi una severa lezione di gioco.


Sfida attesa quella di giovedì scorso con la neopromossa Verderese, soprattutto per saggiare, con un’avversaria di pari classifica, la reale consistenza dei sogni di gloria accarezzati in questo inizio campionato.
Dopo tre 3-1 consecutivi dal rendimento altalenante con squadre della zona salvezza, arriva il momento della verità, superato con sicurezza dai nostri attraverso una prova finalmente convincente.
E anche se, ancora una volta, aleggia cupa la “longa manus” dell’occulto burattinaio (pietosissima e inenarrabile la scena delle caramelle nello spogliatoio dell’arbitro, con tanto di bigliettino natalizio societario strappalacrime), la serata ha offerto momenti di bel gioco.

Avversari in ritardo. Si comincia nel prepartita con le urla (tanto per cambiare) del Pelizza, che sbraita con l’allenatore delle Allieve. Quest’ultimo, non contento del braccio fasciato che porta al collo, osa accusarlo di scarso ordine nella sistemazione dell’attrezzatura negli armadietti. Punto nell’orgoglio, il DS prima gli ruggisce in faccia, poi prosegue – come i mastini senza guinzaglio che girano abbaiando nelle strade di paese –vagando e brontolando lungo tutto il perimetro della palestra.
Arrivato l’arbitro e superato l’increscioso episodio del tentativo di corruzione – che sarà archiviato per sempre, assieme agli orologi di Sensi, nei fascicoli dell’ufficio indagini – si parte finalmente con la gara.

Il match si presenta subito tirato. La Verderese, senza cambi, mostra un agonismo ai limiti dell’antipatia. Si vede che vogliono portare a casa la partita e lanciarsi verso l’olimpo della classifica.
Ma il sestetto di sfondamento messo in campo dalla Naico gira, e non ce n’è per nessuno.
La Tina si mostra insicura su una delle prime ricezioni e da quel momento verrà bersagliata ripetutamente dal fuoco nemico in battuta. Il Bronzo e Baglioni (stasera nell’insolita veste di capitano) sono in gran spolvero e lasciano il segno, sia in attacco che al servizio.
Tommy – detto anche “il boss di Manfredonia” per l’inguardabile coppola a scacchi bianca e grigi con cui si è presentato in palestra, truzzissima e da tauro – non si fa pregare a seguirli.
La nostra alzatrice, malgrado qualche doppia (fischiata però dal pignolissimo Pini ad ambo le squadre), non si lascia intimidire e serve in palleggio veloce e attenta.
Nonostante la Verderese si mostri buona compagine, siamo noi a fare il gioco: 6-3, 11-5, 18-12.
Poi un passaggio a vuoto e i gialli si riportan sotto: 18-17.
Time out Rossa. Si riprende concentrati al massimo. 21-18, 23-21.
Con la Yepi in battuta – meno brillante del solito in attacco, a dispetto di un inizio gara intraprendente – chiudiamo 25-21.

Nel secondo set formazione invariata, con l’eccezione della Marta al posto della bionda Milanesa.
Ma poco cambia: la Pink, la Yepi e la Taina sembrano infatti costruite in serie in una fabbrica padana. Le tre Eros’ Angels della Mista si mostrano intercambiabili e, almeno stasera, tutte in discreto stato di forma pur senza strafare.
Pink sfodera qualche attacco che, malgrado non conquisti il punto, serve a cancellare gli errori gratuiti e il momento no delle apparizioni più recenti (e fa ben sperare per il prosieguo della stagione).
Costretta agli straordinari in difesa Tinona, sempre pronta a sfracellarsi a terra per fare il lavoro sporco sui recuperi (mentre Baglioni, incurante della ricezione, è già scodinzolante in banda e pronto a sganciare…).
Punto a punto fino al 14-14. Poi da lì sempre noi avanti di un solo punto fino al 22-21.
Tragedia sfiorata quando un missile centra la spina del tabellone segnapunti, mettendo in pericolo l'incolumità del Pelizza. Un rutto dei nostri dalla panchina devia appena in tempo la traiettoria; DS illeso.
Robertino, costante ed efficace in battuta, chiude poi il discorso: 25-22. E almeno un punto l’abbiam preso.

Nel terzo, cambio Taina/Yepi e dentro Emi per Tommaso.
Iron finger, fatta eccezione per la prima schiacciata alla Big Jim uscita fuori sul lungolinea (qualcuno deve avergli pigiato male il tasto sulla schiena) entra subito in partita.
La Rossa parte forte, smaniosa di chiudere.
Roby sul 2-1 gli piazza dalla battuta 4 papagne.
Scintillio in attacco e si va. Franchino in panca prenota la pizza.
Pini piglia qualche abbaglio nei "dentro e fuori" (ma non era il miglior arbitro del CSI?!) che accelera la corsa, ma non vinciamo certo per quello: il dominio è indiscutibile. 12-6; 17-9. Il Bronzo stasera fa sul serio.
Il Pelizza sornione se la ride, e onora il clima natalizio evitando insulti sui suoi.
22-11, fino al 25-14 finale. Magica Rossa.
Verderese ridimensionata, mentre noi spicchiamo il volo. Entusiasmo giustamente alle stelle, a cominciare dall’Enrico.
55 minuti di gara. Prestazione convincente. Avanti il prossimo.

E il pubblico?
Già, ma quale pubblico? Scenario ancor più deprimente del solito al PalaPelizza-Samz. A sostenere cotanta squadra c’era infatti solo la bionda fidanzata dell’Alexx.
Niente uomo dei grissini. Niente dirigenti in visita pastorale (una volta tanto che avevamo giocato come si deve…).
E la nostra supersfegatata tifosa, direte voi, colei che si straccerebbe le vesti dall’entusiasmo per lo spettacolo offerto dai nostri, non s’è fatta proprio vedere?
A secondo set abbondante il Pelizza mi fa: ma non arriva? “La ‘riva, la ‘riva, Pelizza. L’è giuedì. Ma l’è trop prest”.
E infatti ore 21.55 (si badi bene: 5 minuti prima della fine segnata ufficialmente a referto) si apre la porta e la Deborah fa capolino.
5 secondi per varcare la soglia e richiudere la porta. Piumone lungo rosa, guanti neri, sguardo sorpreso, ci mette 45 secondi per squadrare tutti i gradoni (manco fossimo a San Siro) e decidere dove piazzarsi. Altri 15 per salire tre basei guardandosi attorno. Dopo i segnali disperati dalla panchina, capisce – ma sono trascorsi altri 45 secondi – che può andarsi a sedere vicino alla bionda. Aggiungete altri 50 secondi per i saluti, le presentazioni e due frasi di circostanza. 15 per estrarre una mela dalla borsa da addentare.
Insomma, possiamo dire che si è vista complessivamente qualcosa come 2 minuti netti di gara. Record stagionale in caso di arrivo sul campo. No comment.

1 commento:

Tommy ha detto...

Tutta la precisione a casa poi la ripaga con queste prestazioni, eh ?! Fortuna che ha la scusa della palestra ... E cmq, la sciatela stare la mia Debboruccia (che poi se la prede con me)... infondo sono o no il BOSS ... la coppola parla da sola, pottate respetto, miiiiiii.........

Approfitto dell'okkasione per farvi l'in bocca al lupo per domani! Come sapete io non ci sarò per un po, per cui ... vincerete senza problemi ora!

GRANDI RAGAZZI... !!!

Ci si vede giovedi e FATEMI SAPERE DOMANI!!!