PRIMO STOP CASALINGO
Al termine di una battaglia costellata da errori nostri e fischi arbitrali, i PugliaBoys capitolano di fronte alla continuità di gioco della squadra di Legnano.
Come già nelle semifinali del Primaverile di 2 anni fa, l’Esagono espugna il PalaSamz, lasciando un set ai locali e riprendendo quello slancio che permette di risalire la classifica verso posizioni senz’altro più congeniali alla terza forza dello scorso campionato.
Al Pelizza-Team il rammarico per aver buttato, soprattutto nel 2° e nel 4° set, la possibilità di portare a casa almeno un punticino.
Comunque niente da dire: letteralmente trascinati dal solito ottimo 12, gli avversari incassano con merito l’intera posta, e ai nostri non resta che accantonare in fretta lo sbandamento in vista della settimana di fuoco, che prevede in trasferta altri due incontri di cartello contro VV/B e S.Giorgio Limito.
1° set
Avvio tranquillo, anche se i continui snervanti interventi arbitrali sulle alzate di entrambe le squadre spezzano il ritmo e precludono di apprezzare il bel gioco.
Si va via punto a punto per buona parte del set, con i nostri avanti seppur di poco.
Il ponte del patrono ha ridotto (ma non eliminato) le file dei sostenitori sugli spalti: in panchetta d’onore infatti ci sono come al solito le Cybermamme con papà Findus (che, forse equivocando con un picnic fuori porta, tirano fuori una tovaglia a quadretti e iniziano a gozzovigliare con tramezzini e fiaschetto di rosso). Poi da una parte il Nello e la Marta (da buona sindacalista in sciopero per il rinnovo del contratto dei pallavolisti precari); dall’altra il Resta e il Perinu, senza trombe stasera ma sfoggiando i due cartelloni LNR: “pubblicitario” e “istituzionale” (attenzione assolutamente a non sbagliare o sarete abbattuti all’istante: chiedere all’Enrico per dettagli ulteriori!).
Time out ospiti sul 18-14 Rossa.
Da lì inizia il recupero (18-16) e poi arriva il sorpasso Esagono (19-21).
Un Baglioni annebbiato lascia il posto a Findus.
LNR ritrova calma e concentrazione per chiudere il set, riacciuffando un 23-23 e poi chiudendo 25-23.
2° set
Conferma del sestetto iniziale, col rientro di Roby con Emy e Tommy; scelta obbligata per le megere, visto che la signora Pending pare sia impegnata a condurre il telegiornale delle 20.00 e la Gatta con gli stivali fa il tifo col Lello.
Frazione “calvario” con il maggior numero di turni di servizio.
Si va infatti a braccetto per buona parte del set, con LNR avanti un passettino (7-6, 10-8; 12-10).
A un certo punto ci si mette anche qualche simpaticone della Samz a far esplodere petardi all’ingresso: pure per teppisti ci tocca passare!
Superati a metà frazione (12-13) i nostri riescono subito a riprendere le briglie del gioco (19-17; 21-20) finché, raggiunti sul 22 pari, sono questa volta i ragazzi di Legnano a chiudere 25-22 riportando il match in parità.
3° set
E’ il nostro set dell’orrore. L’Esagono mette il turbo in battuta, e col 9 il 12 fa il vuoto dall’inizio: 0-3; 1-5; 2-10 quando riusciamo a interrompere il servizio al salto del 12.
Maurino fa il giro dietro al posto di un nervoso (troppo) Emiliano, senza sortire scossoni (5-12).
Subiamo per tutto il set.
Quando sul 22-16 coach Roberto lascia il posto a Findus il set è segnato da un pezzo, soprattutto per la mancanza di reazione.
“Mamma mia, Pelizza: che finisca in fretta ‘sto scempio di set e si possa resettare e ripartire...”
Nemmeno nella girandola di cambi avversari riusciamo ad approfittare in alcun modo.
25-18 e morale Rossa a terra.
4° set
Ci ripigliamo e la partenza è buona; limitiamo i danni sulla battuta del 12 ed è 4-2 noi e poi 8-5.
Lady Melinda nel frattempo fa segnare il record di ritardo stagionale, accomodandosi tranquilla sugli spalti con mela d’ordinanza fra i denti, all’alba del 4° parziale. Senza ritegno sfoggia borsa gialla a tracolla dello sponsor fruttifero: quando la realtà supera la fantasia!
In campo siamo ripresi sul 10 pari. La Naico si infortuna; chiediamo tempo. La Gatta – segnata a referto malgrado sia sugli spalti non cambiata – rischia seriamente (priva com’è di divisa e scarpe da ginnastica) di essere buttata nella mischia in mutande e scalza.
Ma la coach ce la fa e si riprende, anche se il set sembra inesorabilmente andarsene (14-19).
Invece finalmente reagiamo portandoci 19-19.
Stiamo lì attaccati annullando – col Principe d’Ostuni al servizio – 2 match point sul 22-24 e un altro con Tommy in battuta, torturato dal torcicollo, che ci riporta 25 pari.
Ma il 12 nel frattempo è tornato in prima, e gli ultimi 2 punti azzurrini – l’ultimo dopo un palleggio diagonale di Baglioni che balla sul nastro e rimane di qua – regalano ai ragazzi di Legnano vittoria del set e dell’incontro.
Insomma serata no, accompagnata dalle bizze dei dirigenti: forse influenzato dalle onde psico-magnetiche emanate dal Perinu in palestra, l’Enrico protesta vivacemente a fine gare perché : “che culo: ma come si fa a vincere così, prendendola coi piedi e buttandola negli angolini del campo liberi” (ma Enrico, non dovrebbe essere un merito??), salvo poi scusarsi con l’allenatore ospite per lo sfogo.
Il Muppet dx, ormai senza freni inibitori, cerca ripetutamente la rissa durante i cambi campo, non trattenendo i commenti.
La pagella una volta tanto è corale.
Cosa non è andato? Un po’ di tutto, direi, anche se in altre occasioni, a onor del vero, abbiamo vissuto momenti di gioco molto più tragici, tanto che se l’avversario oggi non fosse stato l’Esagono avremmo probabilmente potuto portare a casa l’incontro senza patemi.
Comunque, tra i circoletti rossi:
- i falli in palleggio (su 100 punti avversari, tra la Nico, Emi e quello di Findus vogliamo non avergliene regalato un 10-15? E passi – scusami Ste – quello di Findus che un gran palleggiatore non è (soprattutto se alza da zona 4 a zona 2: da brivido!), gli altri hanno pesato, soprattutto psicologicamente. E’ vero che li hanno fischiati anche a loro abbondantemente, ma che due palle (figurative)! Oltretutto, inspiegabilmente, dopo metà gara l’arbitro (peraltro ininfluente sul risultato finale) ha cambiato metro di giudizio e le doppie si son rarefatte improvvisamente!
- stanchezza generalizzata e dolori fisici di alcuni (reumatici del Boss, “sfarfallio cardiaco” della Circe...);
- i blackout del nostro bazooka coach, che han fatto tremare le pareti;
- e, soprattutto, errori sparsi un po’ in tutti i fondamentali (battuta, ricezione, muro, coperture!, attacco...) che sommati assieme han fatto il botto.
Andata anche questa. Purtroppo stasera il piatto piange (no, non intendevo l’irrinunciabile pizza da Willy...) e restiamo a secco.
Speriamo nel prossimo futuro.