Nightmare on Friday Il Kennedy ci crede e sfiora l’impresa: solo in extremis – e con una prestazione a dir poco imbarazzante – i PugliaBoys riescono a tornare da Limbiate senza danni, con 3 punti in saccoccia che smuovono la classifica. Ma che spavento…
Premessa. Ho riflettuto a lungo su SE e COME commentare. Forse la scorciatoia più semplice e onorevole era quella di postare il risultato secco e basta, lasciando ipotizzare che sì, un set l’abbiamo pur perso, ma tutto è sempre stato sotto il nostro controllo, e i 3 punti incamerati contro la neopromossa e ultima in classifica ancora a secco di vittorie (e punti) solo una formalità in un venerdì di inizio febbraio.
Ma sarebbe stato un po’ codardo, e peraltro ingeneroso nei confronti dei corretti e simpatici avversari che – beffati sul finale – meritano almeno l’onore delle armi per aver combattuto credendoci sino alla fine.
Beati loro! Vedendo certe facce dei nostri sembrava di essere davvero in un film horror…
Ho quindi optato per il commento, se non altro per lasciare ai posteri le emozioni di quei 30 ultimi minuti di paura che – con un crescendo di nefandezze fino all’orrore finale – avrebbero scosso probabilmente anche l’inguaribile ottimismo del Presidente Enrico e portato il collerico DS a una scenata memorabile se presenti.
Quanto a me, ho rischiato le lacrime e poi l’infarto. Ma sono vivo.
Andiamo quindi con ordine.
Quando riesco ad arrivare in palestra, dopo l’ingorgo in cui sono rimasto bloccato, il tabellone segna un rassicurante 18-11 ospiti.
Sugli spalti l’atmosfera è rilassata. Un’insolita Naomi spettatrice fa lo scout sull’agendina del lavoro, mettendo pacifica crocette un po’ a casaccio…
Sul servizio della Circe – sorretta dal tifo di un’allegra famigliola le cui bimbe compaiono e scompaiono ululanti sotto i gradoni – piazziamo il break finale (23-12),
che permette di chiudere in scioltezza (25-13). Tutto appare incanalato nei giusti binari.
La ciurma di Luna Rossa, a secco di punti da 4 gare, e sprofondata al penultimo gradino della classifica dell’Eccellenza, sa che da qui bisogna ripartire per raddrizzare il timone e tentare di salvare l’annata.
Nel 2° il Kennedy parte bene (1-4), ma è subito raggiunto e superato 7-5.
Si va a braccetto (10-10) finché col Principe in battuta (promosso
a capitano in campo) e il duo Pending-Tommy davanti ce ne andiamo (18-13). Si torna a soffrire (19-19), ma grazie alla Bionda al servizio e a una Taina particolarmente ispirata (ammmmooore di zia!) riusciamo a portarci avanti (23-19) e a chiudere il set, senza infamia e senza lode (25-20). E’ il 2-0 Rossa. E la tragedia è dietro l’angolo.
Nel 3° partiamo ancora male (1-6) e tocca inseguire: 8-10, 11-14.
I maschietti latitano: Ste si spegne progressivamente; Roby, senza
le grida amiche costanti di sostegno dell’Enrico, sembra altrove (coach, ma quale nefasta macumba ti hanno lanciato quest’anno?); il cambio Pending/Emi non porta frutti.
Rimangono solo le due megere per salvare la faccia: la milanesa offre una prestazione immacolata; la mantovana torna a essere la guerriera dei tempi felici e inanella crocette-punto sul taccuino di Candy Candy come fosse un martello. Servite più del solito, le due ripagano la fiducia non sbagliando un solo attacco in 4 set, come non avveniva da mesi…
L’orgoglio femminile ci porta sotto (17-18) ma, proprio sul più bello, un fallo di rotazione in battuta sul 19-21 spiana la strada agli avversari, che prendono coraggio (20-23) e, attaccando bene e difendendo ancor meglio, vanno a chiudere murando Emi: 21-25.
Tra i nostri c’è tensione, e non solo sui volti…
Nel 4° ti aspetteresti che, all’aumentare del rischio debacle, aumentino concentrazione e ritmo. Ma così non è…
Con Findus e Pending rientra Tommy, ma quello vero forse è già
andato a casa a sognare l’Alice che verrà.
4-4, 7-10 noi, 12-12, 15-15.
La stanchezza la fa da padrona (peserà l’allenamento di ieri sera?). Solo la Bionda cresce, e comincia a schiacciare sicura imitando Tynona.
Non riusciamo a fare il nostro gioco e, soprattutto, a staccarci gli avversari di dosso…
Molta confusione: l’alzatrice che schiaccia 4/5 volte nel corso della partita la dice lunga…
16-16, 17-17. Non ci credo, e vorrei essere altrove: il set sta finendo e siamo lì ad un passo dal perdere parte del prezioso tesoretto di 3 punti pieni.
20-17 noi, ma è subito ancora 20-19.
Finché con Pending in battuta, il terzetto Ste-Bionda-Tommy in prima fa il break e si va 24-19.
Ora voi direte: con 4 match point a disposizione, di cui 3 in ricezione e con possibilità di attacco successivo; con davanti due uomini (peraltro i più in forma delle ultime gare): ecco, cosa ci
vorrà mai a chiudere?
Invece inizia lo show degli orrori.
Tommy la spara in rete; la successiva Findus la manda leggermente lunga (=a Varedo); l’altra Pending l’appoggia male e la Nico non ci arriva a impostare; poi è ancora Tommy (che nel momento di saltare sembra quasi venga trattenuto per le gambe) a sparacchiare in rete.
Per farla breve: da 24-19 a 24-24.
Di più: il Kennedy, sospinto dal tifo scatenato e dal coraggio
ritrovato, mette a terra e va 24-25. Set point casa.
Dramma in vista.
Ma qui lo spiritello malandrino che sembrava finora essersi divertito alle nostre spalle ci rimette lo zampino: la battuta avversaria si infrange in rete. E con essa le speranze del Kennedy di lasciare quota zero in classifica…
Sulla faccia della Naico affiora un sorriso beffardo; quasi un ghigno diabolico: 25-25.
Il Boss di Manfredonia va in battuta; Ste stavolta attacca dal centro e la mette a terra, guadagnando il match point LNR.
Sull’azione successiva arrivano i 3 sospirati punti, che rimangono l’unica cosa positiva di stasera.
“
La più brutta partita della Rossa che vi ho visto giocare negli ultimi 6 anni” chioserà l’arbitro alla fine del match. Sante parole.
Suona il cellulare. E’ l’Enrico dalla baita. Temendo il peggio mi dice con un filo di voce: “
Ma Luca, allora, cosa è successo? Non ti ho sentito…”.
“
Fai i complimenti ai ragazzi!” Mi schernisco un po’, ma non so cosa ribattergli.
Risuona il cell. Stavolta è Perinu-Nostradamus che mi fa sentire un coro di “
Bravi, bravissimi, era ora! Dai che risaliamo la classifica” dei Briscolari. Non ho il coraggio di spiegare che non è il caso di gioire né mi va di deluderli…
C’è il tempo (abbondante, in attesa che le donne si decidano ad uscire dopo la doccia) per il messaggio al nostro unico ultrà varesino (che risponde contento) e per quello
al Pelizza, che laconico invia un “
grazie”, si gira nel letto e torna a dormire… In bocca gli resta un gusto strano, come di “bollicine…”.
E noi? dopo varie traversie e cambi di locali finiamo in un cinese, che Pending fa riaprire apposta a mezzanotte.
Solita abbuffata ristoratrice. Arriveremo a casa ben dopo le due…