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31 marzo 2006

La Nuova Rossa-S.Giorgio L.Volley 2-3

Troppa grazia .... San Nicola!

Approdo in palestra dopo un pomeriggio in cui ho i nervi a fior di pelle, complici gli ultimi risultati comparsi sul sito CSI e relativa incazzatura per l’ennesimo arrivo al fotofinish. Ma come: fino a ieri eravamo in zona CEV e ora si deve soffrire?
Mi piazzo dietro il tavolo pensando: “Stasera però solo fuffa. Punti niet!”.
Anche il Muppet-2 è insolitamente tranquillo: rassegnato all’ennesima ritirata con la coda tra le gambe. D’altra parte 29 punti di distanza in classifica sono un abisso. Esattamente la distanza che passa tra la prima delle squadre “terrestri” dopo la coppia inarrivabile Precotto/Desiano, e la meno scalcagnata delle Cenerentole: una Nuova Rossa capace di correre al ballo sfavillante se “in palla”, come di trovarsi in un baleno con scopa e topolini attorno, se è “serata no”.

Gli altri inizialmente sono in 5. Il sogno di vincerla a tavolino svanisce poco prima del canonico quarto d’ora d’attesa, con l’arrivo dei ritardatari. “Meglio così. Perché mai dobbiamo ridurci a speculare sulle disgrazie altrui?”. Mi sforzo di fare il signore, mentendo con me stesso.
Dai, leviamoci sto dente e pensiamo ai ben più importanti (e abbordabili) match con ISU e Don Bosco.

Il pubblico è quello delle grandi occasioni: c’è la Ti, la Ele. Pure mamma Meazza. La morosa del Robi (così mi dicono nell’attimo di gossip al tavolo). C’è il mio amico dei grissini, che scopro chiamarsi Riccardo.

La formazione sperimentale la dice lunga. Sembra quasi estratta a sorte. Dentro le due brunette e la Yepi. Poi Robi, Findus e Franchino.
Non resta che affidarsi a San Nicola di Bari, patrono delle squadre CSI “del Tacco”.
“Ci si vede presto” scherziamo con l’arbitro che va al seggiolone. Si parte.
Si inizia ed è subito 5-1, in meno di due minuti. Non ci siamo.
“O Pelaizza, qui ci massacrano: grandina.”
Invece i nostri aprono l’ombrello, e la ruota gira. Roberto si carica sulle spalle l’intera comitiva. La Sabrina alza piuttosto sicura. Fa anche un paio di recuperi alla grande.
La Yepi è chiamata spesso in causa, e forse c’è qualcosa che non va: stasera le forza tutte e non ne sbaglia una! Il Pelaizza si stropiccia gli occhi e pigia avido sulla pulsantiera. Pari.
Franchino ogni tanto ne piazza una più con la testa che con la forza. E ci affacciamo avanti. Robi trita. Ste rintuzza. Oooooooh. Avanti di due. Di 3. Che coraggio.
San Nicola apprezza e premia l’ardore del nostro Puglia-Team. 25-21. Che affronto per la terza in classifica.
Palla al tavolo. Tutti senza parole.
Per un attimo pure la Ti e la Ele smettono di cianciare sugli spalti.

2° frazione. Cambio della guardia: mescoliamo le carte e gettiamo nella mischia la Taina, la Naico, Tommy e Emi. Ti aspetti la reazione della corazzata di là dalla rete. Invece è ancora Nuova Rossa.
Il livello si alza ulteriormente; anche il San Giorgio ha fatto dei cambi. E’ lotta su ogni palla, da ambo le parti, ma è ancora la Nuova Rossa a prevalere, balzando avanti a metà set e conducendo fino alla fine.
Primo punticino. L’occasione di far bottino pieno, raggiungendo in anticipo la salvezza matematica sarebbe ghiotta. Ma non è sempre domenica. E per quanto il Pelaizza si incazzi, non si può chieder la luna.

Così per il 3° e 4° la faccio breve: il San Giorgio parte in formazione tipo e spiega perché in classifica ha 54 punti. La Rossa sconta un po’ di appagamento e soprattutto tanta stanchezza: Robi torna sulla terra. Per Emi non è la serata migliore. La Nico ha qualche passaggio a vuoto. La Yepi e la Taina appassiscono. Solo Tommy ci mette la solita grinta. Non basta.
San Nicola ha ben altro a cui pensare.
Copione identico in entrambi i set: largo svantaggio iniziale mai più recuperato. Il San Giorgio impatta e si prepara carico al tie-break.

5° set che richiederebbe ben altra energia. Invece stiamo raschiando il fondo, e si vede subito. Solito svantaggio.
Il Pelaizza si inacidisce e inizia ad abbaiare.

Ma siamo seri: ci possiamo ritenere soddisfatti. Fino a 2 ore prima eravamo pronti al più classico dei 3-0 in mezz’ora, e adesso ci troviamo con un punto in saccoccia.
Bravi ragazzi: ci avete fatto sognare per 40 minuti. Gran bel gioco, e contro un avversario di lusso.
D’accordo: poi il risveglio è stato piuttosto traumatico ma, fin che è durato, il sogno è stato bellissimo. Soprattutto dopo il primo set. Un momento incredibile.
Vincete domenica e coroniamo un anno da grandi.

PS: Alla fine torta per tutti: festa a sorpresa per i 60 del Pelaizza. (Già che c’eravate non potevate far saltar fuori anche una spogliarellista?)

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