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22 novembre 2006

La Nuova Rossa - La Mamma del Capo 3-1

Ciao Mamma... ma che impresa!
Psicodramma in SAMZ: la Nico senza cambi si sente male a metà gara.
La Rossa ad un passo dalla sconfitta a tavolino si rialza e, novella Fenice, esce miracolosamente indenne dal confronto col fanalino di coda dell’Eccellenza.

Prosegue la settimana nera per la società del Pelizza.
Dopo un accenno di rissa con l'arbitro e un quasi omicidio nel sabato pomeriggio più lungo degli ultimi anni arriva la serata infortuni del martedì. Che altro potrà succedere?

Chiamatelo carattere, sarà Fattore C, sarà che la sorte aiuta gli audaci, ma una serata così assurda risolta senza guai ha dell’incredibile. Adrenalina alle stelle.
Ma andiamo con ordine.
Si comincia con le solite 4 chiacchiere al Tavolo, attendendo gli atleti cambiati. Il Pelizza, tanto per non smentirsi, tira fuori una carta riservatissima del CSI sui fattacci delle piccole, che non si capisce come possa avere in mano. Neanche il Sismi …
Comincio a credere che la realtà stia superando la fantasia. Altro che Calciopoli…
Non ci stupiremmo se un giorno con disinvoltura tirasse fuori dalla borsa una fotocopia della perizia dell’accusa su Cogne…

C'è un'aria strana, da passeggiata di fine anno. Di fronte, dietro la rete, gli ultimi della classe: neopromossi, 1 punto sinora racimolato (anche se in 3 sole gare giocate), alzatore uomo…
Tutto all'apparenza troppo facile.
Anche senza la Pink e le battute del Bronzo parrebbe un incontro da gestire agilmente, con buone prospettive di rotazione e gloria per tutti.
Nel prepartita vige uno di quegli andazzi che in genere, scherza scherza, portano all'immediata mazzata. E così infatti è.

In campo nel primo set, oltre alle 3 donne della vecchia guardia (verrebbe da dire "vecchissima" vedendo il pancerone blu che la Tina mostra con orgoglio, ma soprassediamo…) vanno Findus, Tommy e Franchino brasilero (il mago della pallavolo spettacolo).
L'avvio è senza patemi: 10-6 noi; 14-10. Ma non c’è molto gioco.
Le ricezioni fanno acqua, Tommaso con la testa pare sulla luna, Franchino su Marte. 14-14 e 14-17 loro.
La Mamma del Capo guidata dal (logorroico e fastidioso) alzatore-allenatore che batte a bilanciere ingaggia un gioco "sporco" ma stasera redditizio, fatto di palleggini lunghi, pallonetti furbi, schiacciate alzate male ma recuperi su ogni palla. 15-19 loro.
Sul 16-20 la Nico cerca di raddrizzare l'attacco evanescente spedendo dentro Robertino per Franco, ma Baglioni è un diesel e non fa in tempo a capire dov'è che il set se ne va impietosamente.
E' 1-0. Un evento che non fa ben sperare, visto che sinora abbiamo o vinto o perso ma sempre 3-0…

Urge una mossa. Dentro Roby dall’inizio per un pronto riscatto.
Già, ma non è poi così facile…
La Mamma parte col suo solito ritmo loffio e si porta avanti 8-5. Abbiamo un sussulto: 8-8.
Ma va l’alzatore in battuta e coi suoi colpi piazza un break di 6-0 che stenderebbe chiunque: 14-8.
Siamo sull'orlo del baratro.
Un sogno che svanisce. Come nel film di Fantozzi che, dopo il miraggio di una splendida carriera fulminea ai più alti livelli vede sparire uno dopo l'altro poltrona in pelle umana, piante di ficus e tutti i benefits mi risveglio, tra un punto segnato a referto e l'altro, da un sogno.
E mi vedo col Pelizza nella sala delle premiazioni alla serata di gala del CSI, mentre ci stanno chiamando per il 3° posto: sparisce la coppa, spariscono le medaglie, sparisce la gente, sparisce la sala…
Fino ad immaginare di barcamenarmi, sempre assieme al Pelizza, coi soliti conti della serva di fine campionato, nel limbo appena sopra la salvezza. In quel "cerchiamo-di-vincere-e-poi- vediamo-cosa-fanno-gli-altri-ma-dovremmo-farcela…".
Che vita grama: all’orizzonte si profila ora di botto un 3-0 con l'ultima in classifica in una sera di fine novembre. Il Pelizza, dopo qualche mugugno furioso, ammutolisce. Che tristezza.
Consci del pericolo cerchiamo nervosamente di reagire. 15-18, ma non basta.

Quando la situazione volge al peggio, il Capitano va in battuta e Robertino si ritrova davanti in prima col braccio caldo. Dal centro anzitutto cerca di eliminare fisicamente una avversaria con una cannonata in faccia, poi prende per mano il sestetto e dà la scossa. La Nicky coglie l'attimo, lo serve puntuale e riagguantiamo un 18-18.
E' un buon momento, e quando Stefano cede la battuta siamo 22-18 per noi.
La Mamma tenta una reazione, fortunatamente senza riuscire a raddrizzarsi: 25-21. Tragedia almeno rinviata.

Uno pari. Ma attenti, le nubi sono all'orizzonte e il bello viene ora…
Il terzo set dovrebbe essere quello della svolta decisiva.
Formazione ovviamente invariata e partenza sprint dei Pullia-Boys: 7-2.
Ma gli altri non si perdono d'animo e ci seguono: 12-9 noi.
Inizia il dramma. Improvvisamente la Nico – a riso in bianco da qualche giorno – sta male e non ce la fa più a proseguire. Si stende a terra gambe in aria.
Chiediamo un tempo. Poi il 2°. Poi i 3 minuti di sospensione di diritto a chi non ha più cambi e sta per salutare. Un calvario.
Poi non c'è più scelta: o rientra e si continua o tutti a casa e 3-0 alla Mammina cara.
Il dramma è che la Coach sembra proprio non farcela a riprendere. E per non tentarci nemmeno, sapendo cosa il regolamento prevede ora, vuol dire che è proprio alla frutta…
Sono momenti di panico: Pelizza si chiude nel suo muto dolore.
Che si fa? Ok, dai. Si tenta l'impossibile: Nico dentro pro-forma, trattenendo il vomito (capperini, come non fosse bastato il sangue di sabato per il campo… ci manca pure il vomito…).
Emiliano ad alzare, al posto di Tommy. Si riparte, ma lo scetticismo regna sovrano.
Sulle prime, nel caos totale, si opta per far alzare Roby che è davanti con le due megere.
Dal Tavolo analizziamo razionalmente la situazione: la Yepi è abbastanza in serata in attacco; assieme alla Tina – se questa non fosse appesantita dalla zavorra in vita e non sembrasse alla soglia del prepensionamento – si potrebbe anche raccattare qualche punto lì davanti e tamponare la situazione vedendo come evolve.
Invece è una tragedia, e gli avversari agguantano facilmente il 12-12 e se ne vanno spediti. Si profila una Caporetto rapida. Piuttosto che continuare così, forse conviene lasciar perdere subito e ritirarsi.
Passa ad alzare Iron, mentre la Nico - che perlomeno non ha ancora vomitato in campo - si fa piccola piccola in un angolino.
Arriva la Debora, che ci mette un po' a capire cosa ci faccia la Nico ghettizzata sulla riga di fondocampo. Che abbiano introdotto le superiorità numeriche come nella pallanuoto?
Qualcosa però cominciamo a fare anche noi.
Senonché, in una delle sue prime azioni, Emi invece di alzare tenta direttamente un attacco su 2° tocco a una mano (!), manco fosse Mimì e le ragazze della pallavolo ai mondiali Giapponesi...
Cappero che coraggio! (o che incoscienza?).
Confettura ovviamente fischia l'accompagnata, implacabile. Riesco a stento a trattenere il Pelizza, che tra un Vaffa e una serie di insulti irripetibili cerca di scagliarsi in campo contro il nostro temerario alzatore supplente.
Si riprende. Iron, scampato all'ira del Muppet, torna a più miti consigli e a più prudenti alzate, anche se a un certo punto, con di fianco Roby, ci rifà e si lancia indomito in un palleggio all'indietro modello 14enne (implacabilmente doppia).
Ora: qualunque squadra avrebbe approfittato dell'occasione e inferto il colpo mortale.
Invece la Taina in battuta serve bene e riacciuffiamo addirittura il 18-18.
La Mamma lascia che Emi-Fefè prenda le misure per Robertino e Findus.
Ci portiamo avanti 23-20. Sciambola, sembra fatta, invece Roby sparacchia fuori un rigore: 23-23.
24-23 per noi: la Yepi, non fosse già la situazione abbastanza delicata, si piglia un 2° richiamo verbale per aver urlato tutta la sua rabbia in faccia all'avversario oltre la rete.
Ma la ruota gira ancora per noi, "regalandoci" il set: 25-23.

E non solo. Col set vinto arriva la consapevolezza di potercela fare, anche in 5.
E infatti (nonostante Wonder rischi ancora nel riposo rispondendo all'arbitro - ma santa ragazza....) nel quarto partiamo subito alla grande (7-1), non facendo di fatto mai entrare gli avversari in partita: 14-3.
Emi ha messo la testa a posto, evita cazzate e la nave va, nonostante la Nico fatichi anche solo a reggersi in piedi. Ma sono loro che sembrano in 5, non noi...
Nella difficoltà sembriamo aver ritrovato determinazione e cattiveria. E anche quando da 21-9 il numero 2 inanella 5 bilancieri consecutivi non ci perdiamo d'animo e da 21-14 chiudiamo alla grande: 25-14. Un miracolo, non c'è che dire...

Dal rischio 3-0 per gioco inesistente e merito degli avversari, al rischio 3-0 a tavolino, alla vittoria piena da 3 punti.
Anche stasera ci abbiam messo una pezza (e che pezza!) non perdendo punti preziosi per strada e dando prova per due set, dall'infortunio della Nico, di gran carattere.

Lo spavento spero comunque ci serva da lezione:
1) per non scendere più in sole 3 donne in panchina, soprattutto se non si è in buone condizioni fisiche (vecchia Ugia dove sei??);
2) per non sottovalutare mai avversari sulla carta più facili.
Sapremo farne tesoro?
Sarà presto detto. La prossima settimana arriva il Trinità al Palapelizza-Samz. Sta dietro, come la Mammina, ma a differenza sua non ha 1 punto ma 6, di cui la metà grazie ad un 3-1 nientemeno che in piazza Zavattari dal Vittorio Veneto…

Sufficiente per non prenderla sottogamba?
Per oggi intanto è andata bene. Stiamo a vedere…

6 commenti:

Findus ha detto...

Devo dire che la partita è stata una conferma del carattere de La Rossa; in realtà mi pongo una domanda: perchè non riusciamo a tirare fuori gli attributi sempre, e non solo in situazioni d'emergenza? Dopo lo psicodramma ho visto una reattività in campo maggiore, si combatteva su tutte le palle... è la seconda volta che ho conferma di questo, dopo una partita con l'Atlas al primaverile dell'anno scorso, dove abbiamo provato un modulo diverso e tutti eravamo più concentrati su quello che dovevamo fare in campo.

Quindi, perchè non troviamo un modo per arrivare concentrati al match? Cosa possiamo fare per "entrare in partita" meglio? Vi lascio con questo interrogativo...

Findus

P.S.: anch'io sono quasi sicuro di non esserci il 12/12

Tommy ha detto...

Beh, il segreto sta in quel "senso della squadra e del sacrificio" di cui ho parlato nella famosa email-cazziatone ... quella che ti fa tirare fuori gli attributi nel momento in cui sei in difficoltà ... E NON HAI PIU' CAMBI ... e nel momento in cui qualcuno si vuole immolare per la causa (cacchio, quel qualcuno si chiama sempre Tommaso xò... :-( !!!
Ma povera la Ni-carton ... ma dove sono ste donne, benedette le donne! Proporrò alla Debby di cambiarsi quando viene a vedere le gare ... tanto, cartonato per cartonato, almeno la Nico non rischia la salute!
In ogni caso, godo dell'umiliazione subita dai nostri avversari. Sapete, c'è stile e stile nella possibilità di approfittare delle difficoltà altrui ... e lo stile di puntare proprio alla persona in difficoltà (la Nico in questo caso) è davvero di indubbia correttezza sportiva e + di una volta l'han fatto, puntando a fare pallonetti e battute in quella direzione, ... e pensare che nonostante il loro continuo urlare, cambiare idea, parlottare col loro amico arbitro e quant'altro NOI siamo stati accusati di poca sportività!I complimenti per la trasmissione ... presentatore, l'arbitro naturalmente!!!
L'umiliazione è quel che meritavano e quella hanno avuto!!! Bravi ragazzi, bravo Emi che si è offerto come alzatore e sappiamo che nessuno si accolla un onere del genere per divertimento e bravi tutti che si son tirati maralmente su e hanno pikkiato duro! Bravi ragazzi ...

Tommy ha detto...

e qui entra in gioco il Tommy:
1) Ammmore mio, il tuo scopo nella vita è prima di tutto sistemare la casa ... altro che portafortuna ... ;-)
2) E'vero che sei arrivata e abbiam cominciato a vincere, ma ti ricordo che prima la Nico è stata male e quindi il tuo arrivo avrebbe potuto significare anche l'inizio della crisi della Nico
3) Se dici di nuovo che Luca è sprecato per QUESTO blog, ti faccio un ... mazzo così ... appena siamo arrivo a casa ...
A parte questo, ti adoro !!!

luca ha detto...

Ma secondo te, EMI, io son qui a pettinare le bambole???
Sono settimane che dico che il terzo posto (a cui si candida l'Esagono) è giocabile....
Comunque sei sempre il mio alzatore preferito....

luca ha detto...

Piantatela di prendervela con gli atleti di altre squadre: abbiamo anche noi a volte atteggiamenti che possono risultare antipatici e non ce ne accorgiamo.....
Comunque se vogliamo fare una squadretta di supersimpatici non dimenticatevi quello del Quando volley che urla "uh" quando batte, alzatore (che a momenti ci beccavamo)+ dirigente pelato della Forza e Coraggio.
Per il Tavolo dei supersimpatici, poi, conosco un paio di spaccamaroni di assoluto valore...

ilVale ha detto...

complimenti a tutti voi!
Concordo con Ste.
Ciao