Nel recupero dell’ultima di andata i Puglia Boys domano a fatica una combattiva Verderese. Turnover e condizioni fisiche da paura non bastano a giustificare una prestazione imbarazzante.
Ma il destino è beffardo, e regala alla Rossa più brutta della stagione il 4° posto provvisorio in classifica.
Ma il destino è beffardo, e regala alla Rossa più brutta della stagione il 4° posto provvisorio in classifica.
Ingredienti:
- clima di festa con pericolosa sottovalutazione degli avversari: è o non è la Verderese (immeritatamente!) l’ultima in classifica con soli 3 punti e nessuna vittoria? Mica vorrà sbancare proprio qui in casa nostra stasera!?;
- nervosismi e scazzi vari nel prepartita;
- mal di schiena dell’alzatrice con conseguente annebbiamento nelle soluzioni d’attacco da impostare;
- coach Baglioni con la testa sulla luna (e in buona compagnia…);
- gastrite del DS in netto peggioramento;
- sacrosanto turnover ma gestito forse con eccessivo ottimismo; metà sestetto con qualche difficoltà nelle posizioni forse è troppo da coordinare: si finisce col guardare più a come stare in campo che a picchiare...;
- troppi errori, soprattutto da chi dovrebbe trainare.
Sheckerare con cura.
Risultato: partita sofferta in cui, perso vergognosamente il 1° set 20-25, riusciamo con estrema fatica a riprendere in mano le redini del gioco, complice un’avversaria tutt’altro che debole e rassegnata.
- clima di festa con pericolosa sottovalutazione degli avversari: è o non è la Verderese (immeritatamente!) l’ultima in classifica con soli 3 punti e nessuna vittoria? Mica vorrà sbancare proprio qui in casa nostra stasera!?;
- nervosismi e scazzi vari nel prepartita;
- mal di schiena dell’alzatrice con conseguente annebbiamento nelle soluzioni d’attacco da impostare;
- coach Baglioni con la testa sulla luna (e in buona compagnia…);
- gastrite del DS in netto peggioramento;
- sacrosanto turnover ma gestito forse con eccessivo ottimismo; metà sestetto con qualche difficoltà nelle posizioni forse è troppo da coordinare: si finisce col guardare più a come stare in campo che a picchiare...;
- troppi errori, soprattutto da chi dovrebbe trainare.
Sheckerare con cura.
Risultato: partita sofferta in cui, perso vergognosamente il 1° set 20-25, riusciamo con estrema fatica a riprendere in mano le redini del gioco, complice un’avversaria tutt’altro che debole e rassegnata.
Da lì mannaia sempre sulla testa di un possibile altro set perso e conseguenti punti nel cesso: secondo set partito male ma riacciuffato agilmente (25-19); terzo set da brivido, con pericolosissimo recupero Verderese nel finale (25-23); infine quarto, seppure mai in discussione, iniziato forte ma poi appiattitosi in un gioco stantio (25-17).
Nel complesso poco da salvare: sicuramente l’Alexx, vittima sacrificale costretto al cambio sul 22-20 dopo un 3° set (che stenta a decollare non certo per colpa sua) condotto senza sbavature.
Spunti positivi anche dall’affidabilità e regolarità in attacco della Donna Bionica (finalmente 4 fanciulle!), anche se la vicinanza del marito in campo (partito forte in prima, ma troppo presto spentosi) non le giova affatto.
Prevale dunque al PalaSamz (davanti agli occhi increduli dei briscolanti Silvano e Giancarlo) lo squallore generale, in cui alla fine S.Tommaso da Manfredonia mette una pezza con le palle decisive a terra per uscire dalla palude.
Pericolo scampato, altri 3 punti d’oro in classifica dove – complice il calendario favorevole – si torna a volare, acciuffando addirittura un provvisorio 4° posto.
Discorso finale del Presidente Enrico, con ringraziamenti alla squadra e brindisi (“Che si fa Pelizza: festeggiamo lo stesso dopo cotanto squallore?” “Beh, lo spumante c’è: tantovale bercelo!”).
Complimenti alla Verderese e coraggio: per buona parte della gara si fatica a distinguere chi è in zona retrocessione tra le due formazioni.
Comunque tutto è bene ciò che finisce bene. Tragedia solo rimandata?
Domenica mattina (sigh!) altro match a rischio, in casa della Mamma.
“Pelizza, quanti punti mancano alla salvezza aritmetica? Perché se andiamo avanti così…”
Sperèm!
Nel complesso poco da salvare: sicuramente l’Alexx, vittima sacrificale costretto al cambio sul 22-20 dopo un 3° set (che stenta a decollare non certo per colpa sua) condotto senza sbavature.
Spunti positivi anche dall’affidabilità e regolarità in attacco della Donna Bionica (finalmente 4 fanciulle!), anche se la vicinanza del marito in campo (partito forte in prima, ma troppo presto spentosi) non le giova affatto.
Prevale dunque al PalaSamz (davanti agli occhi increduli dei briscolanti Silvano e Giancarlo) lo squallore generale, in cui alla fine S.Tommaso da Manfredonia mette una pezza con le palle decisive a terra per uscire dalla palude.
Pericolo scampato, altri 3 punti d’oro in classifica dove – complice il calendario favorevole – si torna a volare, acciuffando addirittura un provvisorio 4° posto.
Discorso finale del Presidente Enrico, con ringraziamenti alla squadra e brindisi (“Che si fa Pelizza: festeggiamo lo stesso dopo cotanto squallore?” “Beh, lo spumante c’è: tantovale bercelo!”).
Complimenti alla Verderese e coraggio: per buona parte della gara si fatica a distinguere chi è in zona retrocessione tra le due formazioni.
Comunque tutto è bene ciò che finisce bene. Tragedia solo rimandata?
Domenica mattina (sigh!) altro match a rischio, in casa della Mamma.
“Pelizza, quanti punti mancano alla salvezza aritmetica? Perché se andiamo avanti così…”
Sperèm!
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