Una serata "sopra le righe"
Costretti agli straordinari per recuperare la prima di andata, i Puglia-Boys partono per Legnano con la speranza, nonostante la stanchezza, di confermare la prestazione convincente della sera precedente e magari riuscire, oltre al bel gioco, nel tentativo assai difficile di far punti contro i veterani della Mista, terza forza della scorsa stagione.
Le premesse (doppio 1-3 incassato nel campionato precedente) sono assai poco incoraggianti. L’Esagono è squadra solida dotata di un organico, al di là del solito inarrestabile Verdu, di ottimo livello, sia nel reparto maschile che femminile. Ma c’è aria di partitona. Come sempre la speranza è l’ultima a morire; e poi questa non è forse la settimana dei risultati a sorpresa?
Luna Rossa in campo con la divisa vecchia blu scuro, per cause di “lavanderia” (assai più elegante dell’attuale, lasciatemelo dire).
PalaEsagono gremito. In curva sud il Muppet si accomoda con le due cognate al seguito (Lady D. e Cenerentola) che, tra il resoconto di un’ecografia e un gossip, tentano di seguire anche il match.
Presenti la bionda Lucia e Vera (iscritta a referto, nonostante la voce rauca e gli stivaloni ai piedi).
Si parte. In campo le 3 megere, scelta forzata, con Tommy, Robbé e Mr Pending.
Avvio accoppiati (6-6). Gioco spumeggiante.
Poi l’Esagono tenta la fuga (7-12 e 15-20).
Sussulto Rossa (21-23), ma i Legnanesi col Verdu in prima chiudono.
Squadra reattiva, buon gioco, impegno massimo di tutti ma non basta.
Nel secondo si parte subito forte, convinti dei propri mezzi. Sestetto confermato. Punto a punto (11-11) e tentativo di allungo dei nostri (14-12), subito ripresi (14-14).
Attimi di paura per una forte botta della Naico al gomito. La Vera trema al solo pensiero di essere scaraventata dentro scalza.
Ma per fortuna la nostra alzatrice riccioluta stringe i denti e si riparte.
Dentro il Principe per far rifiatare Pending nel giro dietro. Quando rientra il marito di Naomi (oggi a casa) siamo 19-17 per noi.
Bene in attacco, dove Baglioni, salvo qualche blackout, gira. Tommy colpisce da seconda. Pending pare indiavolato: le intercetta tutte. La tensione fa sparire l’influenza alla Bionda e rende pimpante e reattiva la Taina.
Con la coach in battuta, LNR si porta 22-19,e poi 24-20 nel turno della Circe.
E’ fatta, e i nostri chiudono 25-20 con autorità.
Terzo set.
L’ Esagono non ci sta: 0-4, 3-9, 7-13.
Malgrado gli sforzi, la frazione è segnata. A nulla servono il cambio di Emi su Pending (12-17) né l’uscita di coach Baglioni per Capitan Findus (13-19) dopo qualche palla mal sparacchiata fuori per la stanchezza.
Al rientro in campo del brizzolato di Trani (16-23), il set se n’è ormai andato (17-25).
Nel quarto Luna Rossa ci crede e, dopo un avvio a braccetto (6-6) ingrana la marcia (13-8).
Un punto per ciascuno ci si avvicina a fine set con i nostri ancora avanti (18-15): il tiebreak sognato sembrerebbe a portata. Ma qui succede che un paio di palle dubbie cadute vicino alle righe vengano assegnate agli avversari, e si discuta su un presunto 4 tocchi non fischiato.
Tensione alle stelle. Mentre Robbè parla con l’arbitro, i nostri vagano per il campo solitari come tarantolati, per stemperare la rabbia.
E come polli, all’ennesima ripresa del gioco dopo discussione, invece che reagire e pensare solo a buttarla giù a terra, Baglioni – unico attacco maschile in prima – va in bambola e non ne azzecca più una.
L’Esagono ne approfitta, supera (21-19) e chiude (25-20) lasciandoci a bocca asciutta.
Rossa convincente e gran bella gara, con impegno massimo delle due squadre (complimenti agli avversari, sempre molto sportivi) e bel gioco, ma alla fine tocca tornare a casa a mani vuote.
La classifica piange.
Le nuove regole sono, oltre che un gran casino che darà discrezionalità massima all’arbitro (con conseguenti discussioni a iosa), assai snervanti se trovi uno che ti vuol spiegare ogni fischio.
La tensione e la rabbia di fine gara comunque durano poco.
Dopo una doccia veloce (quasi comica la Tina, che dopo essere stata a cazzeggiare nell’atrio mezz’ora a fine gara, esce mezza nuda dagli spogliatoi dopo altri 45 minuti di doccia con l’aria di chi dice: “guarda come mi tocca uscire per fare in fretta…”) e le coccole al cagnolone della Vera venuto a trovarci, si va tutti in pizzeria.
15 litri soliti di minerale e Pending che, per recuperare le forze, esordisce con un “la cucina è già chiusa? Beh, allora mi porti tutti gli antipasti freddi che avete” e arriva un misto mare su un piatto quadrato 50x60. Meno male non c’è la moglie: avrebbero svuotato la dispensa.
All’uscita dal locale, scherzone alla Ferillona mantovana (attardatasi in bagno per scrollarsi dal reggiseno tutti gli oggetti lanciatele nella scollatura a tavola): nascosti dietro le auto, fingendo di averla dimenticata lì.
“Ma pensavate ci fossi cascata?” Usciamo impietositi, un secondo prima che inizi a piangere…
Si torna a Milano che son quasi le due di notte (fermi in coda in autostrada per lavori all’una e mezza!?!”).
Emi alla guida dice: "ma quanto avete mangiato lì dietro che i fari sparano alti?"
Il Muppet e Tynona trattengono il fiato con aria innocente.
parziali: 25-22, 20-25, 25-17, 25-20
PS: l'altra faccia della stessa partita è raccontata dal Verdu sul sito dell'Esagono. Ancora un saluto ai Legnanesi e arrivederci alla prossima!
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