IN UN LIBRO TUTTI I SEGRETI DELL’EROS!
Che detta così sembrerebbe l’ultima trovata editoriale trita e ritrita per cercare di raggranellare quattro soldi con i soliti inverosimili consigli sessuali.
Invece la realtà è, se possibile, ancora peggiore. L’Eros di cui parliamo è il ben noto – soprattutto agli Uffici CSI – faccendiere di Luna Rossa che, in pensione e attanagliato dall’afa estiva milanese, ha ben pensato di non lasciare i propri scalpitanti neuroni a riposo.
Scoprendo una vocazione inaspettata per carta, penna e calamaio ha deciso di scrivere un libro sulla lunga storia della Rossa e sulla resistenza forzata messa in atto dalla società sportiva dopo i dissidi con la Parrocchia, la fine dei settori calcio e basket e un destino che sembrava segnato…
“D’altra parte, se una ex-cassiera dell’Esselunga riesce ad andare in testa alle classifiche di vendita come cantante, non capisco perché un valente tecnico non possa sfondare come scrittore tra gli scaffali…”.
Il ragionamento, a guardar bene, non fa una grinza.
E così, detto fatto, sulla scrivania del collega Muppet è arrivata la prima puntata del saggio, recensito per voi in anteprima: un “aperitivo” (40 pagine fitte fitte) di ciò che ci aspetta nei prossimi mesi. Titolo provvisorio: “LA ROSSA STORY (complete version). STORIA DEL GRUPPO SPORTIVO CHE SOPRAVVIVE NONOSTANTE TUTTO.”
L’intenzione dell’autore è quello di trattare l’argomento “nei minimi dettagli”, con agili fascicoli che, a confronto, La recherche di Proust Il Signore degli anelli saranno due libretti da niente.
Lo abbiamo raggiunto telefonicamente prima della partenza per le vacanze, intento a riporre in valigia le penne e 24 risme A4 marca Pigna qualità extra-fine (“Per il primo capitolo dovrebbero bastare…”). Con la consueta disponibilità si è prestato a uno scambio di battute.
- Come è nata questa passione?
“E’ insita in me. Preesisteva nel mio essere. E’ un fatto naturale, un po’ come gli insulti alla mia squadra durante le partite…”.
- Abbiamo letto con entusiasmo il primo capitolo del suo romanzo sulla storia della Rossa. E’ nato un nuovo Camilleri?
Ueh, ma che romanzo? Il mio è un libro di denuncia, mica un fotoromanzo di Liala. Non sono Camilleri: sono un’Oriana Fallaci, io!!!
- Pensa di ricavarci dei soldi?
E che altro, secondo lei?
- Ci sarà un capitolo sulla sua Mista Eccellenza?
Sì naturalmente. Un’appendice nell’ampia sezione destinata a “La deriva della pratica sportiva nell’età senile”. Titolo del capitolo: “Come gestire una squadra con ottimi risultati reclutando solo dei deficiiiienti”.
- Gira voce che, ancor prima che la saga sia completata, amicizie influenti l’abbiano inserita nella cinquina dei finalisti del prossimo premio Strega. E qualche malelingua sostiene che il tipografo che solitamente stampa le schede voto abbia ricevuto un’insolita commessa fuori stagione per una fornitura di schede simili a quelle utilizzate.
Zitelle inacidite. Solo i posteri apprezzeranno le mie opere. E’ il destino dei grandi.
Io non ho bisogno di nessun premio.
E per inciso: le schede sono perfettamente identiche, non simili…
PS: l’aspetto più preoccupante di questo post farneticante è che, per l’80%, è tutto assolutamente e tragicamente vero!!!
Compreso il fatto che il DS Pelizza si senta Oriana Fallaci! Non vi pare preoccupante?
Se non è un colpo di sole estivo c’è da stare poco tranquilli sul futuro societario…
Che detta così sembrerebbe l’ultima trovata editoriale trita e ritrita per cercare di raggranellare quattro soldi con i soliti inverosimili consigli sessuali.
Invece la realtà è, se possibile, ancora peggiore. L’Eros di cui parliamo è il ben noto – soprattutto agli Uffici CSI – faccendiere di Luna Rossa che, in pensione e attanagliato dall’afa estiva milanese, ha ben pensato di non lasciare i propri scalpitanti neuroni a riposo.
Scoprendo una vocazione inaspettata per carta, penna e calamaio ha deciso di scrivere un libro sulla lunga storia della Rossa e sulla resistenza forzata messa in atto dalla società sportiva dopo i dissidi con la Parrocchia, la fine dei settori calcio e basket e un destino che sembrava segnato…
“D’altra parte, se una ex-cassiera dell’Esselunga riesce ad andare in testa alle classifiche di vendita come cantante, non capisco perché un valente tecnico non possa sfondare come scrittore tra gli scaffali…”.
Il ragionamento, a guardar bene, non fa una grinza.
E così, detto fatto, sulla scrivania del collega Muppet è arrivata la prima puntata del saggio, recensito per voi in anteprima: un “aperitivo” (40 pagine fitte fitte) di ciò che ci aspetta nei prossimi mesi. Titolo provvisorio: “LA ROSSA STORY (complete version). STORIA DEL GRUPPO SPORTIVO CHE SOPRAVVIVE NONOSTANTE TUTTO.”
L’intenzione dell’autore è quello di trattare l’argomento “nei minimi dettagli”, con agili fascicoli che, a confronto, La recherche di Proust Il Signore degli anelli saranno due libretti da niente.
Lo abbiamo raggiunto telefonicamente prima della partenza per le vacanze, intento a riporre in valigia le penne e 24 risme A4 marca Pigna qualità extra-fine (“Per il primo capitolo dovrebbero bastare…”). Con la consueta disponibilità si è prestato a uno scambio di battute.
- Come è nata questa passione?
“E’ insita in me. Preesisteva nel mio essere. E’ un fatto naturale, un po’ come gli insulti alla mia squadra durante le partite…”.
- Abbiamo letto con entusiasmo il primo capitolo del suo romanzo sulla storia della Rossa. E’ nato un nuovo Camilleri?
Ueh, ma che romanzo? Il mio è un libro di denuncia, mica un fotoromanzo di Liala. Non sono Camilleri: sono un’Oriana Fallaci, io!!!
- Pensa di ricavarci dei soldi?
E che altro, secondo lei?
- Ci sarà un capitolo sulla sua Mista Eccellenza?
Sì naturalmente. Un’appendice nell’ampia sezione destinata a “La deriva della pratica sportiva nell’età senile”. Titolo del capitolo: “Come gestire una squadra con ottimi risultati reclutando solo dei deficiiiienti”.
- Gira voce che, ancor prima che la saga sia completata, amicizie influenti l’abbiano inserita nella cinquina dei finalisti del prossimo premio Strega. E qualche malelingua sostiene che il tipografo che solitamente stampa le schede voto abbia ricevuto un’insolita commessa fuori stagione per una fornitura di schede simili a quelle utilizzate.
Zitelle inacidite. Solo i posteri apprezzeranno le mie opere. E’ il destino dei grandi.
Io non ho bisogno di nessun premio.
E per inciso: le schede sono perfettamente identiche, non simili…
PS: l’aspetto più preoccupante di questo post farneticante è che, per l’80%, è tutto assolutamente e tragicamente vero!!!
Compreso il fatto che il DS Pelizza si senta Oriana Fallaci! Non vi pare preoccupante?
Se non è un colpo di sole estivo c’è da stare poco tranquilli sul futuro societario…
2 commenti:
Penso che qualora fosse vero, il Pelizza sarebbe in questo momento l'unico in grado di farlo e sarebbe una cosa molto carina. Chi meglio di lui? Quale memoria storica migliore?
Da non sottovalutare come ipotesi!
Forza Pelizza ...
Qualora fosse vero?!?!?
Ma io son qui a pettinar le bambole e a raccontarvi balle?
Ho a casa le prime 40 pagine...
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